Un catalogo, per essere un bel catalogo, non deve ridursi a un elenco di prodotti con relativi codici e prezzi e, in aggiunta, scarne informazioni sulle modalità di acquisto. Il catalogo Boccadamo, per esempio, è il giusto compresso tra la necessità di offrire informazioni commerciali e il piacere di mostrare in immagini eloquenti la bellezza dei gioielli.
Un’esigenza, insomma, comune alla maggior parte delle aziende ma anche il piacere di offrire dettagli sul prodotto partendo dal prodotto stesso, ripreso in grandi foto che danno la sensazione di poterlo quasi toccare.
Bisogna considerate che solitamente il cliente che sfoglia il catalogo è potenzialmente orientato all’acquisto, non per questo bisogna rinunciare a fare un bel prodotto editoriale più vicino al magazine che al semplice elenco delle offerte.
Boccadamo ha scelto di non rimarcare cosa contraddistingue il suo prodotto dagli altri simili presenti sul mercato, ma di puntare a immagini quanto più fedeli all’originale. Per non distrarre dal piacere di sfogliare e apprezzare i gioielli sono stati indicati solo i codici, mentre i prezzi sono riportati su un allegato a parte. Non perché il costo sia un dettaglio, ma perché chi sceglie lo deve fare prima seguendo le emozioni, poi il ragionamento.
Spesso il catalogo di carta è uguale o somiglia molto al sito. Lungi da Boccadamo l’idea di piegarsi a questa bizzarra abitudine. Si tratta di due cose completamente diverse, per finalità e per quella che si potrebbe chiamare la ”predisposizione alla lettura”. Se consulto il sito avrò uno scopo (curiosità di conoscere il brand, per esempio), se imbraccio il catalogo ne avrò un altro (studiare il prodotto più da vicino). Le pagine di un catalogo, inoltre, si sfogliano in modo sequenziale, le pagine di un sito web sono ad accesso casuale.
Il sito Boccadamo, tra l’altro, è piuttosto un portale che ospita l’anima delle attività Boccadamo, dentro al quale si possono trovare e scaricare i cataloghi della maison, oltre ad imbattersi in tante altre fonti di informazione quali il magazine, la rassegna stampa, le campagne pubblicitarie, le foto delle due bellissime testimonial Edelfa Chiara Masciotta e Michela Coppa, e il Blog che state leggendo.
Parafrasando scherzosamente il Don Giovanni di Mozart: “Madamina, il catalogo è questo…”. Anche se il servo Leporello si riferiva a ben altre tipologie di gioielli presenti nell’elenco del suo padrone rubacuori.