Letteralmente si traduce in italiano con “inganna l’occhio”. Ma trompe l’oeil, antica e apprezzata tecnica pittorica è soprattutto un’opera d’arte. Un tipico murale trompe l’oeil può rappresentare una finestra, una porta o un atrio per dare una falsa impressione che la stanza sia più grande.
Già praticata con un altro nome nella antica Grecia, l’espressione è nata nel periodo Barocco.
Un’arte che travalica l’arte. L’ultima collezione di Mary Katrantzou per la Primavera/Estate 2011, per esempio, è all’insegna del design e si ispira al pittore surrealista René Magritte, promotore della tecnica del trompe l’oeil.
Le ultime creazioni di Alberta Ferretti sono dei corti abitini impero di tulle ricamato color carne, a effetto trompe l’oeil. Uno stile retrò come rifiuto del troppo elegante.
Un genere che si può anche studiare e imparare. Presso l’Artis School, la scuola d’arte della Maimeri di Milano, dove sono partiti i corsi tradizionali di Belle Arti, pittura acrilica, pittura a olio, acquerello, disegno dal vivo e trompe l’oeil.