Per amore dell’ambiente, per fantasia e creatività, per dare una nuova vita agli oggetti ormai inutilizzabili. Oggi è sempre più di moda dare una seconda vita alle cose e i mercatini dell’usato fioriscono in tutte le città. La “swap economy”, la nuova economia dello scambio, porta a liberarsi degli oggetti che ingombrano cantine e soffitte e non solo per fare spazio o un po’ di soldi. Molte associazioni no profit, infatti, propongono persino il ritiro a domicilio per rivendere i prodotti e fare beneficenza e si affacciano nuovi “concetti” nella destinazione di ciò che prima si buttava via, come: commercio equo e solidale, consumo responsabile, baratto consapevole.
Una curiosità che viene dalla Gran Bretagna: il baratto on line dei prodotti cosmetici. Le “beauty addicted” si scambiano creme e unguenti mai usati con quelli di altre utenti.
Una pratica diffusa è anche quella dello scambio di abiti. La prima, secondo le cronache rosa, è stata Kate Moss. Apripista dello stile “space clearing”, l’arte di fare spazio. Nel suo caso nel fornitissimo guardaroba.