Secondo un motore di ricerca specializzato nel misurare la pressione alla voglia di shopping, il 43% degli italiani non vorrebbe ricevere cravatte in regalo il prossimo natale. Probabilmente andrà come gli altri anni: andranno a ruba. Perché non tutti ne hanno cinquecento nell’armadio come ha confessato recentemente il senatore Maurizio Gasparri, ma tutti sanno che si tratta di un capo indispensabile per eleganza e bellezza.
In Giappone, per esempio, la cravatta è indossata più dalle donne che dagli uomini, da quando la cantante rock Anna Tsuchiya ne ha fatto un elemento fondamentale del suo look.
I nodi principali sono sei: semplice, doppio, Windsor, mezzo Windsor, piccolo, papillon e umoristico. Mentre i marchi più famosi rimangono Marinella e Sanseverino, entrambi di Napoli. Ma da Gucci a D&G, da Pierre Balmain a Nicole Miller, anche gli stilisti famosi si sono cimentati nel realizzare proprie creazioni. Poi, ci sono le imitazioni e migliaia di sottomarche che si acquistano nei mercatini a prezzi accessibili a tutti.
Infine, qualche consiglio per la manutenzione. Le cravatte temono gli schizzi durante i pasti, ma anche le macchie da profumo. Non si stirano, almeno non facciamolo noi ma affidiamoci a mani esperte. Meglio evitare che si sgualciscano, con nodi non troppo stretti e sciogliamoli sempre quando le riponiamo. Sospese o su una superficie perfettamente piana.