Conciliare l’esigenza di stare al caldo durante l’inverno con la sostenibilità ambientale.
Anche quest’anno, in attesa di energie rinnovabili e di fronte al disastro provocato dall’effetto serra, ci si interroga su cosa sia meglio fare.
Una soluzione l’hanno proposta gli scienziati del Consiglio nazionale delle Ricerche (Cnr) che, insieme ai tecnici dell’Istituto per la valorizzazione delle specie arboree di San Michele all’Adige in provincia di Trento (Ivalsa), hanno inventato MAI, acronimo di Modulo Abitativo Ivalsa. Si tratta della casa dei sogni, completamente riciclabile perché fatta di legno. Può raggiungere i sette piani di altezza ed è antisismica.
Grazie al materiale di cui è fatta, MAI garantisce l’assenza di dispersione termica e quindi risparmio energetico e calo delle emissioni.
C’è, poi, una scuola di pensiero che invita tutti a porre il riscaldamento della casa sotto il pavimento: bastano pochi gradi in più a quelli esterni e l’effetto termico “dal basso verso l’alto” garantisce grandi performance.
Infine, l’ultima frontiera di caldo-ecologico è dato dalle autostrade. Proprio così, l’energia per riscaldare le abitazioni, secondo un gruppo di ricercatori americani dell’Università del Rhode Island, potrebbe arrivare da uno dei posti più inquinanti. Per la precisione, dall’accumulo di calore proveniente dalle migliaia di chilometri di asfalto che attraversano città e campagne, si può ottenre l’energia per riscaldare interi quartieri..
Finalmente fare un giro in auto non ci farà più sentire tanto in colpa.