E se invece che in abito gioiello (di Gai Mattiolo) Antonella Clerici indossasse gioielli veri? Ce lo siamo chiesto tutte guardando l’esposizione dell’abbondante decolté nudo. Un deserto senza la speranza di un’oasi. Montagne brulle per spaghetti-western che sarebbero piaciute a Sergio Leone. Fogli vuoti di un romanzo non ancora scritto.
Noi ci vedremmo, invece, una parure della collezione Boccadamo in cristalli Swarovski ondeggiati da tubicini in argento placcato oro. Oppure, se i suoi costumisti non lo hanno previsto, potrebbe invitare la bellissima testimonial di Boccadamo Edelfa Chiara Masciotta, che sicuramente indosserebbe la meravigliosa collana in argento rodiato, placcato oro e oro rosa, come l’abbiamo ammirata alla trasmissione Mediaset “Verissimo”.
Oppure potrebbe chiamare Michela Coppa, sinuosa testimonial Mya.
Insomma, ci piacerebbe un Sanremo più frizzante. Un Sanremo elegante e prezioso allo stesso tempo. Papaveri, papere e gioielli. Rose e Boccadamo. Non ce ne voglia la Clerici, ma finalmente qualcosa di nuovo!