Donne in divisa, ma anche mogli e madri che conciliano lavoro e famiglia e assolvono a compiti che sono il riflesso faticoso di una conquistata pari dignità. Persino una severissima e prestigiosa Accademia militare come la Nunziatella di Napoli, fondata nel 1787 da Ferdinando IV di Borbone, ha aperto le porte al gentil sesso. Tante sono le donne soldato in prima linea suoi fronti più caldi, tante quelle impegnati sulle volanti e, ancora a Napoli, nella specialissima squadra motociclistica dei Falchi, I poliziotti antiscippo.
Anche la moda si è appropriata del genere. L’army look è disponibile sulle bancarelle specializzate ma anche nelle vetrine griffate e sulle passerelle. Insomma, un vero fenomeno, che colpisce un po’ tutte, dalle giovanissime alle cinquantenni. Per un paio di “camouflage” (così si chiamano i pantaloni militari da “commando”, lunghi sino al polpaccio o sotto il ginocchio) si possono spendere dai 20 euro (nei mercati o nei negozi di “vintage”) ai 300 per quelli di marca.
La divisa più bella tra i vari corpi, militari e non? Non lo diciamo è il fascino (della divisa) quello che conta.