Il titolo di questo mio scritto si potrebbe chiamare “A volte basta una mail” e, per la sua singolarità, questo piccolo evento che si inserisce in una storia d’amore lunga dieci anni è degno di menzione.
Premetto che non sono una cliente Boccadamo e che ho cominciato a frequentare il Blog su segnalazione di una mia amica che, forse, voleva tirarmi via dal torpore in cui ero finita con la mia storia d’amore, inventandosi per me nuovi interessi.
“Boccadamo crea e realizza gioielli moda in argento, pietre naturali e cristalli Swarovski”, leggevo e pensavo al mio matrimonio che stava andando a rotoli. “Un classico esempio del Made in Italy rappresentato da gioielli unici e contemporanei” e mi chiedevo di chi fosse la colpa: mia o di mio marito. “Parure in argento, dorata, con iodite, peridotto e granato”, ma ci sarà ancora qualcosa che posso fare per non spegnere la speranza?…
L’altra sera a casa, per sentirmi meno sola, ero sul Blog. Forse avrei inviato una mail per fare qualche complimento come fanno le altre o forse avrei lanciato un grido di dolore, una richiesta di aiuto. Dietro, silenzioso, è scivolato mio marito – il mio uomo, il compagno di mille avventure e di altrettanti progetti, adesso così lontano e muto, ma quando è cominciato l’oblio?… – non so da quanto tempo fosse lì, ma l’ho capito il giorno dopo. Il tempo per ricopiare una breve frase.
Torna a casa e sorride (il mio uomo è bellissimo quando sorride). Mi guarda negli occhi e ne strizza uno (è con un occhiolino che mi ha conquistata). Poi, con una mano mi copre gli occhi (da quanto tempo non sentivo quel rassicurante tepore) e con l’altra mi porge un piccolo pacco e un biglietto.
“Non assomigli più a nessuna da quando ti amo”: Neruda ed io capiremo, leggo e quasi mi sento mancare.
Scema che sono, ho pianto tanto e l’ho abbracciato forte come non facevo da tempo, prima di aprire la scatolina e scoprire al suo interno un bracciale con cristallo di rocca di Boccadamo.
Volevamo dirci tante cose, ma siamo stati in silenzio. Non lo stesso silenzio degli ultimi tempi, quello pieno di assenza. Ma un silenzio dilatato e dolce ricco di contenuti e di significato. “Mio marito non assomiglia a nessuno da quando lo amo”. Grazie Neruda (e grazie Boccadamo).