Il cammino di Santiago è un itinerario spirituale di forte impatto. Chi lo ha già fatto consiglia di partire da soli perché il viaggio si trasformi in un altro viaggio, ancora più profondo, dentro di sé.
Il 2010 è Anno Giacobeo e parte del percorso verso le reliquie dell’apostolo Giacomo attraversa la Navarra. La regione è stata designata Porta del Cammino di Santiago.
Da segnalare alcuni luoghi di particolare fascino: la chiesa di Santa Maria de Ujuè, il Santuario di San Miguel a Corella, i siti archeologici di Santa Criz e Andelos e, infine, la Strada Hemingway, creata appositamente per l’Anno Giacobeo 2010: Hemingway, infatti, ha soggiornato in Navarra e ha reso celebre questo territorio.
Intraprendere il cammino di Santiago è un’esperienza unica. Svegliarsi prestissimo ogni giorno e camminare chilometri e chilometri, almeno venticinque al giorno, zaino in spalla per almeno un mese, allo scopo di raggiungere la meta, Santiago de Compostela.
Tantissime persone decidono, non necessariamente spinte da motivazioni religiose, di trasformarsi in pellegrini ed iniziare questa avventura. Qualcuno la vive come una sfida, altri come un percorso di crescita interiore. Tutti quelli che ci sono stati hanno detto di essere tornati migliori e ben disposti ad apprezzare di più e sotto una luce diversa le cose semplici di tutti i giorni. La famiglia, la casa, gli amici, le serate fuori a chiacchierare e, persino, gli appuntamenti più impegnativi ai quali prendere parti vestiti eleganti e indossando il gioiello preferito.