La neve ha dato una tregua a Parigi nelle giornate dell’alta moda.
Ad inaugurare la fashion week di haute couture una griffe italiana, Atelier Versace, sotto la cupola maestosa di Le Centorial, disegnata da Eiffel.
Un grande onore per Donatella Versace che, dopo la scomparsa del fratello Gianni, è riuscita a riportare agli antichi splendori la linea d’alta moda della maison della Medusa. Tuttavia la sfilata di quest’anno lascia poco spazio al sogno e si impegola nella sperimentazione degli accostamenti tra materiali improbabili.
Onnipresente la pelliccia, proposta anche come capospalla in diverse nuance moda, come il giallo e il rosa, accostati a tessuti color oro simili a lame metalliche che fendono la morbidezza voluttuosa degli inserti in pelliccia. Il color oro ritorna anche nei tuxedo, anche in versione minidress, da portare senza nulla sotto: luminosi, preziosi, sicuramente d’effetto, come i lunghi abiti da sera total black, con intarsi geometrici sul bustier e importanti spalline foderate di volpe.
Premio all’originalità alla stilista olandese Iris Van Herpen, che ha fatto dell’elettricità il biglietto da visita di questa collezione, i cui abiti, sembrano sprigionare scintille in ogni direzione, creando intriganti effetti elettrostatici.
Ma l’appuntamento più glamour è stato senza dubbio quello di Dior dove in prima fila sedevano star del calibro di Sigourney Weaver, Jessica Alba e Laetitia Casta.
Per questa collezione, Raf Simons ha tratto ispirazione dalle fiabe classiche. Gli abiti che hanno sfilato sembrano soffici spumoni e o fiocchi di panna montata, ma sono in realtà strati opulenti di seta e organza, mentre le sfumature si tingono di rosa e blu pallido per gli abiti da sera, tutti finemente ricamati. Intramontabile anche se rivisitato il famoso bustier di seta Dior.