Moda e solidarietà creano un incontro unico e speciale dal quale nascono le maglie dell’Unicef a sostegno della sua campagna ‘Vogliamo Zero’ contro la mortalità infantile. ‘A t-shirt for life’, questo il nome dell’iniziativa a cui hanno adeito grandi nomi della moda come Laura Biagiotti, Alberto Guardiani, Alviero Martini, Blugirl, Camille Pfister, Costume National, Elisabetta Franchi, Francesca Liberatore, John Richmond, Marella Ferrera, Massimo Rebecchi, Mauro Gasperi e Missoni. Ogni maglietta sarà venduta al prezzo di 30 euro e garantirà un pacchetto di cure a un bambino dell’Africa centrale e occidentale. E fino al 14 settembre scendono in campo anche i vip, sul sito di BuyVip infatti, sarà possibile acquistare le t-shirt esclusive. L’iniziativa, patrocinata dalla Camera Nazionale della Moda Italiana ha come testimonial d’eccezione: Ilaria Spada, show girl, attrice e conduttrice televisiva.
Ogni giorno, nel mondo, muoiono 22.000 bambini per cause prevenibili, come malaria, pertosse, diarrea. L’UNICEF lavora affinché questo numero diventi ZERO.
Moda e solidarietà creano un incontro unico e speciale dal quale nascono le maglie dell’Unicef a sostegno della sua campagna ‘Vogliamo Zero’ contro la mortalità infantile. ‘A t-shirt for life’, questo il nome dell’iniziativa a cui hanno aderito grandi nomi della moda come Laura Biagiotti, Alberto Guardiani, Alviero Martini, Blugirl, Camille Pfister, Costume National, Elisabetta Franchi, Francesca Liberatore, John Richmond, Marella Ferrera, Massimo Rebecchi, Mauro Gasperi e Missoni. Ogni maglietta sarà venduta al prezzo di 30 euro e garantirà un pacchetto di cure a un bambino dell’Africa centrale e occidentale. E fino al 14 settembre scendono in campo anche i vip, sul sito di BuyVip infatti, sarà possibile acquistare le t-shirt esclusive. L’iniziativa, patrocinata dalla Camera Nazionale della Moda Italiana ha come testimonial d’eccezione: Ilaria Spada, show girl, attrice e conduttrice televisiva.
Ogni giorno, nel mondo, muoiono 22.000 bambini per cause prevenibili, come malaria, pertosse, diarrea. L’Unicef lavora affinché questo numero diventi Zero.