In Italia, piuttosto che lasciarsi andare alla tristezza per la bella stagione che ci lascia, c’è la buona abitudine di accogliere l’autunno con sagre e feste.
I nuovi frutti, i tartufi, i funghi, le castagne ed altre prelibatezze si fanno spazio sulle nostre tavole fino a stravolgere la nostra dieta e, che si il romanticismo a guidare il nostro stato d’animo,perché ci piace l’autunno, o che sia un po’ di depressione perché non sopportiamo l’idea che non ci sia più il solleone a scandire le giornate, siamo portati ad un maggiore consumo di zucchero. Tutto concentrato nell’uva, in questo periodo dell’anno. Aumenta anche il bisogno dei carboidrati, ed ecco comparire sulle nostre tavole sughi alle noci, funghi porcini o ravioli di zucca.
Insomma, dopo tanto stare all’aria aperta anche l’uomo apprezza di più il proprio rifugio. Meglio così, ci si abitua per gradi all’arrivo dell’inverno.
Dopo, c’è la primavera e… si ricomincia tutta da capo.