Comunemente vengono chiamati “beveroni della salute”, ma è riduttivo affibbiargli un nome (anche bruttino) senza fare i dovuti distinguo su gusto e vantaggi per la salute.
Le grandi aziende alimentari, dal canto loro, cavalcano l’onda, ma i migliori cocktail (ovviamente analcolici) sono quelli fatti in casa.
A base di frutta, innanzitutto. Spremute e succhi di frutta solitamente vengono inserite nell’alimentazione degli sportivi per il loro apporto di vitamine, minerali e carboidrati semplici come il fruttosio, componente naturale quest’ultimo della frutta.
Adatti per essere spremuti sono soprattutto gli agrumi (arance, pompelmi, mandarini, limoni), mentre si prestano a passare nella centrifuga praticamente tutti gli altri frutti e le verdure, specie quelle novelle.
Si sbaglia chi pensa che la verdura centrifugata sia poco saporita. Il vantaggio di queste bevande risiede anche nel fatto che mescolando in modo appropriato verdure e frutta, si riesce ad evitare l’aggiunta di zucchero. Per questo i beveroni hanno successo nelle palestre e tra i cultori della forma fisica.
Una ricetta, tra le tante: mezza dose di succo di carota, un quarto di succo di ananas, un quarto di succo di cetriolo e un quarto di succo di peperone.