Un binomio non sempre valorizzato. Eppure il dinamismo e la vivacità dell’Information Technology gode di una buona schiera di rappresentanza femminile pronta a dare filo da torcere ai colleghi maschi. Tra le iniziative più recenti troviamo Donne@Work, sportello telematico nato da una collaborazione tra Comune di Milano, Camera di commercio di Milano, Assintel, Manageritalia e Associazione Primadonna.
A contraddire questa buona notizia c’è, però, una recente ricerca condotta da Randstad, società attiva nel mercato dei servizi per le risorse umane, che ha pubblicato i risultati di un’indagine sullo scenario lavorativo al femminile in Italia. L’analisi ha messo in luce che i talenti femminili sul posto di lavoro non sono sufficientemente valorizzati. Tra i principali ostacoli alla carriera delle donne ci sono l’assenza le reti sociali per la coesistenza di carriera e famiglia. Secondo l’ultimo rapporto Ocse sull’istruzione (Education at Glance 2011), infine, nella maggior parte dei Paesi membri e ai più alti livelli d’istruzione, gli uomini guadagnano più delle donne. Questo trend risulta essere particolarmente grave, poiché scoraggierebbe le donne ad usare pienamente le capacità acquisite durante il periodo di formazione e, in un’ottica più ampia, rallenterebbe la crescita economica nazionale.