In un momento difficile, in cui la percentuale dei disoccupati incalza, e si attende con ansia una svolta, ci sono professioni super gettonate. Sulla rete impazzano le classifiche su figure professionali che aziende faticano a recuperare sul mercato. Lavori più o meno conosciuti, ma che offrono stipendi anche molto elevati. Excelsior, sistema informativo curato da Unioncamere e dal ministero del Lavoro, getta su carta bianca, la lista delle mansioni più ricercate. Uno spiraglio di luce per giovani laureati, specie per chi si è imbattuto nei campi minati dell’economia, dell’ingegneria e della medicina, e opportunità allettanti per diplomati ragionieri, meccanici e specializzati nell’indirizzo turistico-alberghiero. Al pari di altri paesi dell’Europa, finalmente l’Italia collega il mondo della scuola a quello del lavoro. Ma ci sono novità in vista. Un campanello d’allarme, suonato dalla rivista americana 24/7 Wall St, comunica quali saranno a lungo termine i mestieri del futuro nei prossimi dieci anni. In vetta alla classifica, si piazzano le figure sanitarie. Un inno agli aspiranti infermieri, che superano di gran lunga medici, chirurghi e dentisti. E fin qui nulla di nuovo. A seguire, dopo il primato dei camici bianchi, troviamo i “paladini del verde”: gli ecologisti, gli ingegneri civili ed edili, dovranno scendere tutti in campo per la lotta contro l’inquinamento, alla ricerca di nuovesoluzioni ambientali e sociali. E per un futuro tecnologico e al passo con le tendenze, grande richiesta di sviluppatori, programmatori software e designer all’ultimo grido.
