Ancora pochi giorni di vacanza e poi archiviate le feste che vanno da Natale all’Epifania si torna al solito tran tran e già si sognano viaggi da mille e una notte. E se i sogni non hanno confini spesso anche la fantasia umana prende il volo, ma a volte, si concretizza in opere che assomigliano molto alle fantasia più straordinarie.
E’ il caso di un hotel di prossima costruzione al largo della Riviera Maya in Messico.
La forma ricorda due piramidi e fin qui nulla di particolare se non fosse che la struttura è concepita interamente galleggiante.
Il Mayan Pyramid Hotel inoltre potrà vantare numeri da capogiro: 90 mila metri quadrati realizzati in ceramica, che ospiteranno 452 suites deluxe da 50 mq, 18 suites presidenziali da 180 mq e due suites reali 600 mq ciascuna, per un costo di 152 milioni di euro.
Meno colossale ma altrettanto accattivante il progetto di trasformare il terminal non più utilizzato di uno degli aeroporti più trafficati del mondo, ovvero il John F. Kennedy di New York, in un hotel ultra-chic.
Ma per realizzarlo ci vorrà l’autorizzazione della Port Authority of New York and New Jersey, l’autorità che controlla i porti e gli aeroporti della metropoli americana, che deve trovare un accordo con il costruttore André Balazs, lo stesso che ha realizzato lo Standard Hotel di Meatpacking District e il Mercer Hotel di SoHo.
Inaugurato nel 1962, quando ancora il Jfk si chiamava Idlewild Airport, il terminal è considerato un capolavoro di architettura modernista, grazie alla sua creativa struttura ricurva in acciaio e vetro. Dunque non ci resta che aspettare che i sogni diventino realtà.