Le promesse sono diventate realtà. Quaranta nuove abitazioni per la poverissima bidonville di Citè Soleil. Questo lo straordinario risultato dell’iniziativa di solidarietà “Un Metro per la Vita”, lanciata la scorsa estate e portata a termine da maison Boccadamo in tempi davvero record.
L’azienda orafa di Frosinone ha donato 200mila euro alla Fondazione Francesca Rava, Onlus che rappresenta in Italia N.P.H. – Nuestros Pequeños Hermanos™ (I nostri piccoli fratelli) e che aiuta l’infanzia in condizioni di disagio in Italia e nel mondo tramite adozioni a distanza, attività di sensibilizzazione sui diritti dei bambini e volontariato.
Una somma che ha consentito, a pochi passi dalla capitale Port au Prince, la realizzazione di Rue Boccadamo, la strada che adesso ospita le case costruite per dare un tetto a chi era costretto a vivere in condizioni di estrema precarietà.
Cité Soleil è la più grande bidonville di Port au Prince, qualcosa che assomiglia ad un’enorme discarica di immondizia a cielo aperto. Non c’è elettricità, cibo, acqua corrente e servizi di prima necessità.
Ogni casetta è di circa 50 metri quadrati ed è costruita con blocchi di cemento. All’interno ci sono tutti i servizi necessari per una vita dignitosa. E fuori c’è anche una piccola veranda. Il 12 Gennaio scorso le abitazioni sono state inaugurate e assegnate alle famiglie più bisognose.
L’azienda, che ha voluto legare questa iniziativa di beneficenza al brand TooBe, riconferma così la sua mission in direzione dei meno fortunati.
“Quando nasci nel Paese più povero delle Americhe, sei vestito di stracci ed ogni giorno combatti la guerra contro la fame e la disperazione, affronti la vita faticando ad immaginare un mondo diverso. Ma se vedi trasformare la tua “città del sole” in un villaggio fatto di casette colorate e di servizi di prima necessità, ecco che nei tuoi occhi si accende la luce della speranza, ed allora è lecito immaginare che esista un riscatto per questo lembo dannato di terra” *.
* Dal reportage di Romina Vinci, giornalista inviata dalla Boccadamo a documentare di persona lo stato di avanzamento del progetto “Un Metro per la Vita”.