Si chiama Naso il creatore di profumi e non poteva essere altrimenti. Il successo o il fallimento di una nuova fragranza, mai realizzata prima e riservata a un pubblico molto esigenze e disposto a spendere di più pur di portare addosso un odore unico e originale, è una vera responsabilità.
Basta un milligrammo, basta un soffio, per cambiare completamente un profumo. Quando si realizza un profumo artigianale, in gergo Profumo d’Artista, le precauzioni non sono mai troppe. Chi decide di portarsi a casa un prodotto su misura e non bada al risparmio chiede sempre una fragranza “evocativa”. Talco, gelsomino, torta di mele, incenso: c’è sempre un pezzo di vita, un viaggio, un amore dietro le suggestioni olfattive di chi richiede soprattutto emozioni dal maestro profumiere, che è soprattutto un bravo psicologo in grado di carpire i veri desideri dei clienti.
Il settore, da sempre considerato di nicchia, vive uno slancio senza precedenti. Solo in Italia il fatturato annuo si stima in 120 milioni di euro. Le materie prime sono preziosissime, il packaging altrettanto. Ogni profumo è una creazione unica, e questo ha un costo: tra i 70 ai 500 euro per una bottiglia di medie proporzioni.
Per Plinio l’origine dei profumi va fatta risalire ai Persiani. Tra i Babilonesi i soldati si spalmavano il corpo di balsami profumati. Egizi e Assiri attribuivano ai profumi un potere magico e nella tradizione indiana ogni profumo viene ancora oggi identificato con una divinità. Gli Arabi furono i primi ad utilizzare l’alcol e a ideare il processo di distillazione tuttora conosciuto. A Venezia furono pubblicati i primi libri sull’arte della cosmesi e della profumeria.
Italia antesignana di questa arte. Come quella dei gioielli. Se immaginiamo il profumo delle creazioni Boccadamo esso non può che essere: unico!