Eco albero o echi del presepe? Meglio l’algida tradizione nordica, con un tocco di sostenibilità e un’occhiata alla tasca; oppure ‘o presepe, di defilippiana memoria?
All’antico e irrisolto dubbio (di fronte al quale i più decidono semplicemente di fare entrambi), si sono aggiunte quest’anno due variabili:
a) quale materiale scelgo per addobbare l’albero;
b) quanto mi costa fare l’albero.
Pare sia molto di moda l’albero di Natale addobbato con lattine, cartoni, fili elettrici e vecchie forchette. Chi li ha visti racconta che fanno il loro effetto. Ma usare fette di arancio essiccate o fiori in lattice o strisce di carta da regalo avanzata, sembra andar bene.
Mentre per abbellire gli ambienti e l’esterno i bene informati assicurano che sia d’obbligo la pratica del decoupage o, in alternativa, del patchwork.
Grandi idee… Veramente! Ma a nessuno è venuto in mente che il vero riciclo e il vero risparmio derivano da una sola azione che mette le due esigenze perfettamente in accordo? Semplice… basta tirare fuori lo stesso albero e usare le stesse palline dello scorso Natale.
Più parsimoniosi e rispettosi dell’ambiente di così?