In autunno cadono insieme alle foglie. Una caduta fisiologica e naturale – dicono gli esperti – durante i cambi stagionali. Ma quando il fenomeno perdura per oltre sei mesi e si superano i 100-150 capelli persi al giorno (sarà il dermatologo a fare una diagnosi precisa) allora è il caso di affidarsi alla cura migliore. Negli Stati Uniti perdono i capelli in maniera patologica 30 milioni di donne e 50 milioni di uomini. Le percentuali europee non si discostano di molto. Ecco qualche consiglio, facile, adatto a tutti. Restando fermo l’invito a non sperimentare cure fatte in casa e a non inseguire le promesse di cure miracolose.
Mangiare bene: cibi ricchi di vitamine, minerali e flavonoidi. La soia – è stato scoperto recentemente – altera il processo di formazione dell’ormone responsabile della calvizie.
Non fumare: il fumo è vasocostrittore e impedisce l’ossigenazione del cuoio capelluto.
Igiene: i capelli vanno lavati spesso e con prodotti poco aggressivi.
Phon: l’uso è consigliato al posto delle energiche frizioni, va tenuto ad almeno venti centimetri dalla testa e a temperatura media.
No a tinture, stirature e decolorazioni.