Un clima di festa ha accompagnato la cerimonia di consegna degli attestati, ai ragazzi protagonisti del V corso della Scuola Orafa per diversamente abili, promossa dalla Fondazione Boccadamo.
Davide, Ilaria, Giorgia e Damiano, i quattro allievi che hanno seguito le lezioni, hanno mostrato ad amici e parenti il frutto del loro lavoro, dimostrando ai presenti di aver acquisito le abilità di base richieste, per realizzare piccoli monili, utilizzando gli strumenti professionali degli orafi. Un mese di lezioni è volato, ma ha alimentato l’entusiasmo dei giovani, intenzionati a ripetere l’esperienza e ad approfondire le competenze acquisite in un prossimo corso.
Ospiti della cerimonia, la signora Barbara Gemelli Stirpe, che presiede il comitato etico del progetto Frosinone Experience; il responsabile Area Marketing & Comunicazione-Rapporti Istituzionali del Frosinone Calcio, Salvatore Gualtieri, Giuseppe Capozzoli, responsabile dei progetti dell’Experience. Parte del corso appena conclusosi, infatti, è stato finanziato con il premio che il Frosinone Experience ha riconosciuto alla Fondazione Boccadamo con il suo progetto “Il Valore del Gioiello”, a cui è legata la scuola.
«Oggi si conclude ufficialmente il V corso della Scuola Orafa per ragazzi speciali – così il presidente della Fondazione, Tonino Boccadamo. In un anno, abbiamo ospitato circa 40 ragazzi e a qualcuno di loro è stata data la possibilità di trasformare un’esperienza formativa in un’occasione di lavoro all’interno dell’azienda Boccadamo. Con molta felicità, abbiamo avuto già richieste di iscrizione per i prossimi corsi, questo ci fa capire che il progetto “Il Valore del Gioiello” ha un forte impatto sociale. Non è facile attivare i corsi, per questo, ringraziamo il Frosinone Calcio, con il suo progetto Experience, per il premio ricevuto l’anno scorso, perché ci ha permesso di dare continuità al nostro lavoro e di festeggiare oggi i nostri quattro allievi».
«Oggi abbiamo davvero toccato con mano gli effetti positivi prodotti dal nostro progetto Experience – ha commentato Salvatore Gualtieri – vedere che in un solo mese di corso, questi ragazzi sono stati in grado di realizzare dei gioielli e delle piccole sculture lascia davvero meravigliati. La collaborazione con la Fondazione Boccadamo è stata sicuramente proficua».
Un pensiero particolare è stato rivolto dalla signora Barbara Gemelli Stirpe al dottor Turriziani, recentemente scomparso, anima del progetto solidale del Frosinone Calcio e forte sostenitore della Fondazione Boccadamo stessa.