E’ la nuova frontiera del turismo e, secondo i dati, sta facendo bene anche all’economia con un +12% sul Pil. E’ il cicloturismo, la nuova filosofia della vacanza.
Le mete più gettonate sono le località di montagna o i piccoli borghi di cui l’Italia è ricca, ma negli ultimi tempi sempre più bikers si muovono agilmente tra i monumenti delle nostre città. Roma, Firenze, Venezia, Milano sono sempre più trafficate dagli amanti della bicicletta.
L’ascesa del cicloturismo è legata soprattutto all’opportunità che offre di conciliare la passione per la natura con l’attenzione per la cultura e le tradizioni locali. Il fascino del cicloturismo sta anche nella possibilità di cancellare il concetto di “meta” vacanziera, sostituendola con il “percorso”. Un itinerario da costruire giorno dopo giorno, che può subire modifiche a seconda delle località scelte, del livello di allenamento e degli interessi.
Spesso, i cicloturisti si organizzano su siti specializzati. Si parte da soli, in coppia o in piccoli gruppi per poi ritrovarsi con altri compagni di viaggio che condividono lo stesso itinerario. Lo spirito non è più solo quello della prestazione fine a se stessa, bensì quello della condivisione, facendo nuove conoscenze.
Il cicloturismo diventa un’esperienza a 360 gradi, offrendo la possibilità di godersi appieno la strada, di notare quei particolari che altrimenti non avremmo mai visto. Si entra in contatto diretto con il territorio e si riscopre il piacere di viaggiare lentamente.