Sono gioielli speciali. Alcuni sono esposti in vetrina, altri sono tenuti quasi nascosti e compaiono, quasi a sorpresa, agli occhi del cliente più raffinato o dell’appassionato.
Fuori si somigliano, anche se cambia la grandezza, il colore, il costo ma dentro – proprio come i gioielli – hanno un’anima in grado di far sognare. Emozioni allo stato puro, incanto di un momento che può moltiplicarsi all’infinito.
Solo i libri possono reggere il confronto con i gioielli e, come i gioielli, diventare il tesoro dal quale non ci si vuole staccare mai. La 23esima edizione della Fiera internazionale del libro di Torino, dedicata al tema della Memoria, ha scelto come simbolo un albero capovolto con le radici ben in vista, ad indicare l’origine comune, il ricordo e il rispetto della nostra storia e di chi ci ha preceduto.
Il Salone del libro di quest’anno, dal 13 al 17 maggio presso il Lingotto, conta 1400 espositori, grandi gruppi e piccoli editori, con un programma di appuntamenti per tutti i gusti.
A parlare dei loro libri arriveranno Eugenio Scalfari (“Per l’alto mare aperto”), Franco Cordero (”Il brodo delle undici. L’Italia nel nodo scorsoio”), Enzo Bianchi (”La paura dello straniero”), Ernesto Galli della Loggia, Massimo Cacciari e Pietro Coda (autori di “Io sono il Signore Dio tuo”).
Attesi anche i protagonisti della stagione letteraria, come Gianrico Carofiglio, Wu Ming, Gad Lerner, Susanna Tamaro.
Il libro è una carezza per l’anima, proprio come un gioiello (che in superficie in più accarezza anche la pelle) e non mancano le assonanze: la “collana” di libri; “perle” di cultura; è un piccolo “gioiello” da non perdere.
Anticipiamo, però, noi i più spiritosi: il Signore degli “anelli”.