Se non ora quando? E’ la primavera la stagione del risveglio. E’ questo il tempo del polline e dei fiori e chi, non avendo la fortuna di vivere in campagna, può trovare motivo di consolazione nella “decorazione” del proprio davanzale, balcone o terrazzino con i colori della natura.
Cosa scegliere, dunque? Gli esperti consigliano fiori belli ma anche resistenti.
Dalla cascata di Calibrachoa bianca a quella di Petunia surfinia (nelle tonalità bianca e giallo pallido), dall’Helichrysum petiolare alla scarmigliata Carex evergold, dall’eretta Angelonia alla ricadente Petunia, la scelta è variegata.
Sembra banale, ma ci sono delle norme di sicurezza semplici, che non tutti seguono.
Per esempio, è buona norma mettere le fioriere all’interno dei balconi per evitare la loro eventuale caduta sulla strada ed è conveniente controllare periodicamente che i porta-cassette siano integri. E’ bene, poi, prevedere sempre i sottovasi perché l’eccesso di acqua, dopo l’innaffiatura, non rischi di bagnare i muri o, peggio, gli ignari passanti.
Altro consiglio: non è difficile costruire una fioriera di legno, più bella e naturale di quelle in plastica o in ferro. Il tocco di originalità può essere la tinteggiatura, diversa in base alle tonalità delle piante scelte e delle tendenze di stagione.
Infine, per tenere sempre in salute il prato “domestico”, la cosa migliore è eliminare con regolarità i fiori appassiti che affaticano la pianta e aggiungere concime liquido ogni tre annaffiature.