Seno piccolo uguale eleganza. Se una si convince, è ovvio. Ma anche se va a cercare consolazione in un recente sondaggio. Pare, infatti, che agli uomini italiani piaccia esclusivamente la seconda taglia. O, per lo meno, così hanno dichiarato agli intervistatori (speriamo senza mentire).
Bene farà, dunque, chi del seno piccolo se ne fa un problema, a crederci.
Tra l’altro, tutte quelle che si trovano sotto il fatidico standard della coppa di champagne possono, se vogliono giocare con ironia e un pizzico di malizia quando si vestono, osare con decisione apparendo sexy e mai volgari. Quando il reggiseno non serve le varianti sono infinite. Per valorizzare la taglia “mignon” vanno benissimo, ad esempio, i maglioni in cachemire con uno scollo profondo a V e, più in generale, abiti con scollatura longitudinale.
Non è detto, però, che piccolo significhi anche tonico. I personal trainer consigliano, per tenere in forma un seno di piccole dimensioni, pettorali su panca piana con bilanciere, un esercizio che si chiama pull over per le spinte incrociate e qualche seduta alla macchina chest-press.
Alla base di tutto, però, deve esserci una buona autostima. Aiuta a tenere lontana la depressione e la tentazione di ricorrere a estenuanti trucchi push-up, dai semplici reggiseni ai sofisticati sostegni al silicone.
Sapete chi era la modella della prima campagna pubblicitaria internazionale del wonderbra, il reggiseno delle meraviglie” brevettato dalla Playtex? Eva Herzigova. Se è diventata una top model lo deve senz’altro anche al suo “secondo” sguardo.